Economista francese. Membro del consiglio reale e controllore della Zecca.
È noto soprattutto per la controversia che lo oppose a J. Bodin nel
1566-68 sugli effetti dell'inflazione determinata dalla nuova ondata di argento
che si era riversata in Europa all'inizio della seconda metà del XVI sec.
La controversia ebbe inizio con la pubblicazione dei suoi
Paradossi sulle
monete (1566). Egli sosteneva che l'aumento generale dei prezzi era dovuto
alla "tosatura" e che i prezzi stessi, espressi in monete di peso pieno non
erano saliti. Pertanto egli sosteneva che vi era un aumento di prezzi in termini
di moneta di conto, ma che in realtà i prezzi, se calcolati in oro e
argento, restavano invariati (XVI sec.).